Langue de bois

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L'espressione francese langue de bois (letteralmente "lingua di legno", metafora traducibile in italiano come "divagare", o "menare il can per l'aia") si riferisce a un linguaggio che usa parole vaghe, ambigue, astratte o pompose per distogliere l'attenzione dai problemi principali.[1]

Origine dell'espressione[modifica | modifica wikitesto]

L'espressione, originariamente riferita alle espressioni imposte dall'Unione Sovietica,[2] si è ampiamente diffusa negli anni settanta e ottanta del XX secolo, arrivando in francese dal russo, attraverso il polacco.[1]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La storica francese Françoise Thom ha identificato quattro caratteristiche della langue de bois: astrazione e fuga dal concreto; tautologie; cattive metafore; manicheismo.[2]

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

La neolingua presente nel romanzo 1984 di George Orwell spesso imita e ridicolizza la langue de bois.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Caparini-Fluri.
  2. ^ a b c (EN) Michiko Kakutani, The death of truth, in The Guardian, 14 luglio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]